giovedì 15 settembre 2016

Marmellata castagne & uvetta ;)




Dietro  questa semplice marmellata c'è una bella storia
La ricetta è stata inventata da mia madre...nel lontano 1956...quando sono nata io

Valma, mia madre, era una cuoca e lavorava già da diversi anni a Milano, ma la sua adolescenza l'aveva passata a Cadagnolo - allora minuscolo borgo dell'appennino emiliano . io ne ho ancora un vago ricordo...anche il suo nome "strano" parla di quei posti li sono in tanti ad avere nomi...mai sentiti prima ;)

L'appennino è in buona parte ricoperto da boschi di castagni..e i montanari hanno fatto di questo frutto buon uso, negli anni 30/40 o poco più, la vita di molte famiglie era legata alla terra e a quello che donava...e le castagne oltre ad essere nutrienti e buone...erano gratis!

Valma era, come tante cuoche, molto gelosa delle sue ricette non le condivideva con nessuno...nemmeno  con  me!! anzi anche il solo condividere la cucina...le dava fastidio ;-)
Le piaceva, da vera emiliana, la compagnia, le belle tavolate, faceva finta di fare la modesta, ma gongolava quando tutti apprezzavano la sua cucina!!

Questa estate, nel riordinare alcune carte, è saltato fuori un piccolo quadernino a quadretti con la copertina nera ...con alcune delle sue ricette , scritte col pennino in bella grafia  ordinate e suddivise per argomenti, mi sono emozionata e, leggendole, mi pareva quasi di farle un torto di ficcanasare dove non dovevo!!

Da quando è mancata mi ero rassegnata ad aver perso, insieme a lei, anche sapori che mi avevano accompagnata fin da piccola  anche i miei figli e tutti quelli che l'avevano conosciuta spesso ripetevano -  ti ricordi le lasagne della nonna?...gli gnocchi ? indimenticabili i suoi sughi...alla nonna "riuscivano" meglio...come dargli torto ^_^

Io non sono una cuoca e questa ricetta l'ho trovata come un regalo...non mi è costata ne fatica ne immaginazione, non ho dovuto sperimentare, sbagliare, provare, modificare ....ne ho solo gioito ;)

Condividerla mi sembra l'unico modo perché non vada persa e Valma, grazie alla sua ricetta...vi farà conoscere e gustare una "signora marmellata!!"


Ingredienti:
1 kg di castagne fresche
300 gr di zucchero, nella ricetta originale è quello bianco io ho utilizzato quello di canna integrale
200 gr di uvetta non trattata
2C di brandy, io non l'avevo in casa e questa volta non l'ho aggiunto
1 baccello di vaniglia
2 foglie di alloro fresco
1c d'olio d'oliva
1 pizzico di sale
acqua quanto basta

Preparazione:
Lavare le castagne, incidere la buccia con un coltello affilato, versarle in una pentola coprirle d'acqua fredda aggiungere 1c d'olio le foglie di alloro e portare a bollore
Sciacquare l'uvetta e farla rinvenire per circa 1 ora, il tempo di cottura delle castagne,  coprendola d'acqua fredda più 2C di brandy - nella marmellata finita resterà solo un leggero "aroma" , ma la parte alcolica evaporerà tutta,  come ho scritto, per questa volta è un passaggio che ho saltato...ma...ma... effettivamente quel leggero aroma ...me lo ricordo ancora ^_^
Poi bisogna munirsi di molta pazienza e sbucciare  le "balotte" se lesse o frusgiade se arrostire ;-), di solito la buccia  esterna si toglie facilmente e dovrebbe essere così anche per quella interna perché l'olio aggiunto all'acqua ne facilita l'operazione
Passare la polpa  con lo schiacciapatate o il passaverdura aggiungere lo zucchero, il baccello di vaniglia inciso per la lunga e un po aperto, il pizzico di sale e circa un bicchiere di acqua fredda o anche un po di più dipende da quanto assorbono le castagne la consistenza deve essere tipo purè..sostenuto
Cuocere a fiamma bassissima finché lo zuccherò si sarà completamente sciolto poi continuare la cottura,mescolando per non farla attaccare, per circa 15/20 minuti
Strizzare bene l'uvetta, aggiungerla alla purea di castagne, togliere il baccello di vaniglia e continuare la cottura per altri 20/30 minuti
Naturalmente dovete avere già a disposizione, lavati e sterilizzati, i vasetti
Invasate la marmellata, facendo attenzione che i bordi dei vasetti rimangano belli puliti, e chiuderli

** Nella ricetta non viene riportata la sterilizzazione...per lei era scontata ^_^, infatti mi ricordo che i vasetti, ben divisi dagli strofinacci ...macchiati... che aveva utilizzato durante la preparazione, li sistemava in una grande pentola di alluminio con coperchio, che ho ancora in montagna!!, e li lasciava sobbollire piano..piano ..

Ho utilizzato la pentola a pressione calcolando 20 minuti dal momento del fischio e poi l'ho lasciata chiusa fino al completo raffreddamento, ma  anch'io ho usato, per proteggere i vasetti, ..gli strofinacci sporchi ... ritrovandoli perfettamente puliti!!





4 commenti:

appunti digitali ha detto...

luisa che bella storia..e che buona marmellata:)

Unknown ha detto...

Ciao e grazie di essere passata...se avrai occasione di provarla fammi sapere cosa ne pensi ;)

Claudia ha detto...

Io penso che la tua mamma sapesse a memoria le ricette, senza bisogno di andare a rileggerle.
Secondo me le ha scritte perché tu le avessi.

Unknown ha detto...

Claudia...è quello che mi ha detto Alice..e mi fa tanto piacere pensarlo ....